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Castello dei Marchesi Del Carretto

Castello

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Regione Chiesa Vecchia
Modalità di accesso
Sul complesso fortificato in stato di ruderizzazione sono stati eseguiti alcuni interventi di recupero che hanno riguardato la sistemazione dell'area di accesso al sito. Si rendono tuttavia ancora necessari interventi di consolidamnento e restauro delle murature perimetrali, del torrione centrale e di alcuni volumi abitativi in cui sono presenti elementi di pregio.
Le vicende del castello sono indissolubilmente legate alla famiglia Del Carretto, nobili della marca aleramica discendenti da Enrico il Guercio, marchese di Savona e Signore dei domini carretteschi posti tra la valle Uzzone e la Val Bormida di Spigno. Le fonti storiche comprovano l'esistenza del castello almeno dal XIII secolo, il quale pare sia stato edificato su un antico castrum romano.

Il Castello, inizialmente, residenza dei Marchesi del Carretto è poi passato alla famiglia Guerrieri.
Era il simbolo del potere. Anche la sua posizione sovrastante la chiesa parrocchiale indicava che il potere temporale dominava anche su quello religioso.
Ad un certo punto (dal 1670 al 1746) potere religioso e temporale si fondono poiché diventano parroci due sacerdoti della famiglia Del Carretto.
Dagli atti del notaio Berruti (1461-1503) si apprende che dal castello discendevano le “mura comunali” (1464), le quali, inglobavano l’area dell’Assunta, e si arrestavano all’inizio della mulattiera, dove esisteva una porta che, nel 1545, forse per il rifacimento delle mura, viene definita “nuova”. Fuori la porta, presso il muro comunale, esisteva una piazza nella quale si affacciava il porticato palazzo dei “Del Carretto” (ciò nel 1465). Sulla stessa piazza nel 1466 circa è documentata la casa del forno comunale in cui, come succedeva in altri paesi, si teneva il banco della legge.
Sempre nello stesso luogo, nel 1553, è menzionato anche il pozzo comunale e nel 1560 viene ubicata la Casa della Comunità.
A fine Seicento i Del Carretto, che dal 1635 condividevano il feudo di Ponti con i Guerrieri, sembrano sopraffatti da questi ultimi e dall’emergente famiglia Serventi. A livello locale sono rilevabili i contrasti tra i Del Carretto contro i Serventi e contro i Guerrieri. Queste tre famiglie sono infatti quelle che aspirano anche al controllo delle aree devozionali.


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