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Chiesa dell'Assunta Alta (Chiesa Vecchia)

Chiesa vecchia

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Regione Chiesa Vecchia
Modalità di accesso L'accesso è libero
La chiesa è, con il suo campanile, il simbolo di Ponti.
Dal piazzale antistante, a cui si può accedere anche passando per la vecchia strada che portava al castello si domina la vallata.  

Non ci sono documenti che indicano con esattezza la sua data di erezione.
Da una relazione del Dott. G. Rebora del 1989 si acquisisce che: “relativamente a S. Maria la prima notizia risale al 1285 e riguarda la sepoltura, in un monumento funebre fiancheggiante l’ingresso maggiore del nobile Bonifacio del Carretto, Marchese di stirpe aleramica e capostipide dei Signori di Ponti….”
La stessa relazione, analizzando le strutture superstiti della chiesa di Ponti simili alla cattedrale di Acqui, avanza l’ipotesi che la sua fondazione si trovi in un arco di tempo variabile tra il 1025 e il 1075.
Da una relazione dell’archivio parrocchiale, del 1785, concernente lo stato della parrocchia, risulta che “titolare della chiesa è la Beatissima Vergine Assunta in cielo; è una chiesa molto antica, di cui non si sa la prima fondazione”.
La chiesa, secondo la stessa relazione “era in luogo eminente, distante dall’abitato (che si trova nella valle al piano del fiume Bormida) 30 trabucchi; questa è divisa in 3 navate con due piccole cappelle laterali….tutta stabilita e bianca di calcina tanto dentro che fuori; con un piccolo porticato davanti la porta maggiore; ed ha una facciata piuttosto bassa con alcuni lavori e stucchi alla greca antichi con questa iscrizione: “ Ecclesia persecution felicior; spes in Deum non fallit”.
La chiesa è a volta sostenuta da 4 pilastri di competente grossezza. Il pavimento è di pianelle di terra corrose e rotte. Nella chiesa parrocchiale ci sono 5 altari: il 1° è il maggiore; il 2° è dedicato alla B.V. del Rosario; il 3° a S. Carlo; il 4° a S. Antonio Abate e il 5° a S. Antonio da Padova”.

Pare che contenesse più di 1000 persone; il che significa che il paese ebbe notevole sviluppo e fu centro religioso di rilievo. Sembra infatti che sia stato coinvolto nelle lotte contro il paganesimo, l'arianesimo e i musulmani, come si può dedurre dall'iscrizione che era sull'architrave della porta maggiore (così testimonia il Casalis).

La costruzione è in stile barocco (periodo della restaurazione e del rinvigorimento del culto religioso, coincidente con la controriforma e con il periodo spagnolo) ma probabilmente è stata più volte restaurata e rifatta. La sua prima costruzione pare risalire ai secoli XI - XII (secondo la "Storia illustrata de i castelli italiani", ed Centro studi storici, Genova; la chiesa fu eretta dai Del Carretto quale dipendenza del castello) come l'annesso campanile.
Secondo il Laguzzi si può stabilire una relazione tra la notizia dell'esistenza a Ponti del tempio dedicato a Diana e il sorgere della chiesa dell'Assunta, che rappresenterebbe la, sostituzione , la continuità e la tradizione di quel Tempio e di quel culto.

Il culto dell'Assunta data solamente dal IV secolo in poi ed era elevato e sentito come quello di Diana, attorno a cui si sosteneva e si stringeva tutta la vita; però la Vergine riassumeva e superava tutte le virtù e le attribuzioni della deità latina. Lo studioso rileva inoltre che la festa dell'assunta cade proprio alla metà di Agosto come quella di Diana (idi di Agosto) e inoltre che la mezzaluna, emblema della dea, compare nelle raffigurazioni dell'Assunta nelle quali la Vergine appare sollevata da un grappolo di candide nubi, illuminate da uno spicchio di luna.

La chiesa fu soggetta a ripetuti terremoti.
Da un verbale del 30 novembre 1919 stilato di proprio pugno da don Iglina risulta che “per causa di un terremoto del 1887 che scosse tutta la chiesa e specialmente la prima pila a sinistra di chi entra in chiesa, rovinò completamente il presbiterio al fondo; per il guasto non si poterono più praticare le funzioni religiose”.
Nella stessa relazione si dice che si tentò di riparare i danni, ma senza risultato.
Nel 1990, con un atto di donazione da parte della Parrocchia, con l’autorizzazione dell’Ordinario Diocesano, il Comune di Ponti riceveva in possesso i ruderi della vecchia chiesa e il campanile.
Grazie all’interesse delle varie Amministrazioni che si sono succedute in questi anni e ai vari contributi che sono stati elargiti la chiesa vecchia è tornata ad essere un simbolo importante di Ponti, segno della sua storia e della sua religiosità.

Il culto dell'Assunta data solamente dal IV secolo in poi ed era elevato e sentito come quello di Diana, attorno a cui si sosteneva e si stringeva tutta la vita; però la Vergine riassumeva e superava tutte le virtù e le attribuzioni della deità latina. Lo studioso rileva inoltre che la festa dell'assunta cade proprio alla metà di Agosto come quella di Diana (idi di Agosto) e inoltre che la mezzaluna, emblema della dea, compare nelle raffigurazioni dell'Assunta nelle quali la Vergine appare sollevata da un grappolo di candide nubi, illuminate da uno spicchio di luna.

 Durante la seconda guerra mondiale venne usata come deposito di materiale dall'ospedale della Chiappella di Genova ed in seguito venne occupata da forze naziste e repubblichine che la danneggiarono rompendone la porta e un banco di noce. In seguito al decreto del 27/06/1946 e alla domanda fatta dall'Arciprete, don Testa, per risarcimento danni, venne approvata la perizia del Genio civile di Alessandria dal Provveditorato Regionale alle opere Pubbliche per il Piemonte con decreto in data 29/01/1947, ed autorizzata l' esecuzione dei lavori; essi peraltro, ammessa la loro attuazione, furono di scarsissimo rilievo. 

il Campanile
Per la sua forma ed alcune delle sue caratteristiche: come quella di essere affiancato all’abside della chiesa e quella di essere chiuso nei due ripiani inferiori e munito di feritoie, ebbe probabilmente origine intorno al 1000, risalendo al tempo in cui esso serviva anche a scopo di difesa, essendo usato come una torre, da cui deriva. La torre del campanile, di forma quadrangolare, è divisa in quattro ripiani, distinti l'uno dall'altro da cornicioni adorni di archettature in rilievo, con la cella campanaria e la stanza dell'orologio (che era sia meccanico che solare) rischiarate da piccole bifore, con feritoie nelle altre parti e finte bifore e trifore di efficace effetto. La rocca del campanile è sormontata da una cuspide a piramide ottagonale, di mattone rosso, che si alza in mezzo a quattro pinnacoli, dello stesso materiale; cuspide e pinnacoli terminavano con una croce.

La costruzione è di una bellezza singolare; il Monferrato era allora ricco di "maestri tagliapietre lombardi" ai quali si deve, oltre che questa costruzione, anche la cattedrale romanica di San Guido in Acqui Terme. A causa di una frana il campanile venne danneggiato tanto che si rese necessario alleggerirlo delle campane che ora sono nella torre campanaria nella chiesa dell'Assunta (in paese).
Più recentemente un fulmine squarciò la cuspide ottagonale asportandone la croce.

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